Il calcolo dei consumi dopo la sospensione non ha previsto l’esenzione di alcuni oneri imposta dall’Autorità
TERAMO – Quello che avrebbe dovuto costituire un beneficio, negli intenti dell’Autorità per l’Energia, si trasforma ancora una volta in una beffa (e un danno) nei confronti degli utenti terremotati: i gestori di luce e gas hanno ripreso la fatturazione dei consumi che avevano sospeso per 36 mesi ma la ripresa ha portato sorprese ‘salate’ per le famiglie.
A denunciarlo è il presidente dell’Associazione Robin Hood, Pasquale Di Ferdinando, che segnala l’invio, da qualche giorno, di bollette con richieste di costi non dovuti.
L’Autorità nel 2016, per venire incontro ai cittadini residenti nell’area del cratere e di coloro che non erano nel cratere ma avevano avuto la casa danneggiata dal terremoto del Centro Italia, come accaduto per L’Aquila nel 2009, aveva imposto la sospensione dell’invio delle bollette di luce e gas per un periodo di 36 mesi e la sospensione per lo stesso periodo del calcolo degli oneri di sistema e delle spese di trasporto. Non solo: alla ripresa della fatturazione avrebbero dovuto concedere la rateizzazione delle somme dei consumi sospese per un periodo non inferiore a 36 mesi e senza costi aggiuntivi.
“Abbiamo invece rilevato, nelle bollette prese in esame – dice Di Ferdinando – che a chi ha ottenuto la rateizzazione vengono addirittura richieste somme maggiori, che in molti casi vengono calcolati gli oneri di sistema e trasporto e che le somme versate prima della sospensione non sono state rimborsate nella loro totalità“.
L’Associazione Robin Hood consiglia agli utenti, qualora ravvisino queste discordanze nelle nuove bollette di luce e gas, di contestarne gli importi prima ancora di pagare le somme richieste.